Angelika

È toscana Angelica Del Nibbio, in arte Angelika, ha 23 anni, si è approcciata al canto e alla scrittura creativa a 12 anni studiando in diverse scuole di musica e facendo master. Ha iniziato a studiare chitarra a 14 anni, strumento che usa prevalentemente per la scrittura. In quest’ultimo anno ha deciso di condividere la sua musica e ha pubblicato il primo singolo mentre è al lavoro su altri brani. La proposta è un pop soul elettronico che coniuga accessibilità “popolare” ad arrangiamenti raffinati e contemporanei.

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Anton Sconosciuto

Batterista e compositore nato a Londra ma vissuto dall’infanzia a Siena. Dopo aver militato in vari progetti, ispirato da Beatles, Beach Boys, Mac DeMarco, Andy Shauf , ritrovatosi per qualche mese a vivere fra Amsterdam Oost e l’Italia, ha composto ed arrangiato ad inizio 2021 una decina di pezzi che raccolgono al loro interno tutte queste influenze e lo hanno spinto a formare il primo progetto a suo nome. Fra sonorità Synth-Pop e Indie, dinamiche intime e testi in inglese ha provato a dare le risposte che si cercano in un periodo così particolare. Stabilito a Roma, ha iniziato a suonare i suoi brani (alla batteria ed alla voce) con una formazione di musicisti provenienti da varie parti d’Italia e d’Europa.

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Bale

Bale, pseudonimo di Valeria Burzillà, è una cantautrice siciliana trapiantata a Torino. La musica ha sempre avuto un ruolo fondamentale nella sua vita, ma è solo durante gli anni dell’Università che si fa sentire l’urgenza di scrivere canzoni, quasi sempre in inglese, un po’ per conciliarsi con la carriera parallela, quella di traduttrice, un po’ perché così si illude di mettersi meno a nudo quando canta. Le ultime canzoni sono il risultato di ascolti quali Dodie, Maisie Peters, Griff, Fiona Apple, Orla Gartland, Any Other, Haim e Oh Wonder e derivano dall’esplorazione di temi ricorrenti nel passaggio alla vita adulta, amicizie che mutano, ansia e incertezza per il futuro, illusioni, nostalgia per l’infanzia e voglia di fare la differenza.

 

Bianca

Bianca, all’anagrafe Bianca Giacomoni, è una giovane cantautrice altoatesina. Si avvicina alla musica da giovanissima: a 6 anni entra nel coro dell’Istituto Musicale Vivaldi di Bolzano, scegliendo di approfondire poi lo studio del pianoforte. Oggi è iscritta al Conservatorio Bonporti di Trento, dove frequenta il corso di composizione jazz.  La sua proposta è quella di una atmosferica musica d’autore, evoluta e moderna.

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Big Sea

Nati a Bologna nel 2020. La band è composta da Francesco Bortolini (chitarra e voce), Davide Trimboli (basso) e Francesco De Giulio (batteria). La prima uscita è un EP, un’ondata freak spinta dalla volontà di fuggire dalla monotonia quotidiana e dalle strade consolidate con il sound che si fonda sul grunge anni ’90 per passare dal post-punk e dal garage. I testi sono un atto d’accusa contro lo status quo e un urlo generazionale.

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Biopsy O Boutique

Il progetto nasce a Vicenza nel 2018. La band fissa le proprie radici nel trasporto spirituale e viscerale evocato dal blues e, attraverso la distorsione, lo scolpisce dando vita a composizioni dal sound noir, ruvido e graffiante, contornato da tematiche che ruotano attorno alla corporalità e sensorialità della condizione umana. Con questa forte base di Blues e Rock il gruppo inizia a lavorare su brani originali e in breve arriva a definire una propria identità tra le sonorità dure e allo stesso tempo meditative.

Caroline Savage

Caroline Savage è una giovane polistrumentista di Jackson Hole, Wyoming, che attualmente vive a Firenze.  Nonostante i suoi quindici anni propone un bizzarro esperimento in bilico tra barocchismi, musica vittoriane e suggestioni tardo anni ’60 come in una vertiginosa macchina del tempo.

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Cedes Crush

Il quartetto veneziano Cedes Crush unisce rush adrenalinici a sonorità psichedeliche e sognanti, sulle quali si appoggiano testi dai tratti surreali. Tra il 2020 e il 2021 pubblicano i primi 4 singoli in lingua inglese; il terzo singolo Rattlesnakes, pezzo euforico e frenetico, viene inserito nella playlist editoriale “Rock Italia” di Spotify. I nuovi brani su cui sono al lavoro segneranno una svolta nelle storia della band che si cimenta ora nella composizione in lingua italiana.

Diorama

Diorama è Matteo Franco, ventiquattrenne originario della Puglia trapiantato a Milano. Studia il pianoforte in conservatorio, imparando la chitarra, la batteria e il basso da autodidatta. Nel 2018 parte il progetto artistico, il songwriting come mezzo per conoscere se stessi e interfacciarsi con la realtà. Con un background che spazia tra il britpop alla nuova psichedelia (che influenza fortemente l’artista anche sul piano estetico e visivo) il linguaggio musicale firmato Diorama è in uno stato di continua, inevitabile espansione, proprio come lo è il suo spettro emotivo e la sua palette di suoni. Nel 2021 esce il suo primo disco, “Prima che sia mattina”. Il singolo estratto “Souvenir” arriva anche in radio.

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Float Music

Float Music nasce a Bologna nel 2019 dall’incontro dei due musicisti Anna Tagliabue e Stefano Maimone. Entrambi provenienti dal mondo del jazz, hanno intrapreso insieme un viaggio alla ricerca di nuove sonorità legate a doppio filo al mondo del cantautorato angloamericano e non solo. Numerose sono le influenze musicali che si posso riscontrare all’ascolto, ma l’animo acustico del progetto riesce ad amalgamarle e rendere il sound riconoscibile. Attivi soprattutto tra l’Emilia Romagna e le Marche, hanno avuto la possibilità si esibirsi in vari Festival ed eventi, sia online che in presenza.

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Fogg

Fogg è un un pugno di canzoni con la forma della nebbia ed il sapore mare. E’ musica liquida, mutevole, trasparente, ogni giorno diversa. Fogg (dall’ omonimo esploratore di Jules Verne) affonda le radici nei precetti della musica colta, si esprime in italiano e tocca sonorità spesso molto diverse tra loro. E’ al lavoro sul suo album d’esordio.

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Giulio Vannuzzi

Giovanisimo fiorentino, con quel che aveva a disposizione, da ”polistrumentista arrabattato”, ha registrato e prodotto i suoi primi brani solisti in pieno lockdown. Dopo anni di ”british-psichedelia” con gli Handshake, decide di centrifugare le sue grandi passioni musicali (Pink Floyd su tutti) e le suggestioni ricevute dagli amici musicisti, dal grunge dei vecchi Marasma di Vieri Cervelli Montel ai Finister fino agli Handshake e a Nervi che lo ha instradato alla passione per Battisti e l’italiano, fino al produttore Samuele Cangi e la sua ossessione per i Beatles.

Hapnea

Vengono da Macerata e suonano insieme dal 2017. Il loro primo EP, nonostante trasudi momenti di vita notturna pre coprifuoco, ha visto la luce in un marzo di pandemia, un periodo che hanno vissuto con insofferenza: “Per anni questa realtà ci ha nutriti con violenza, odio, superficialità, noia e delusioni e ora noi rielaboriamo e vomitiamo tutto sotto forma di amore, blues e fuzz. Adesso l’unica cosa che davvero vogliamo è che arrivino tempi migliori per potervi far ascoltare tutto questo dal vivo e che il nostro sudore si mischi col vostro“. Rock, blues, neo soul e distorsioni, le registrazioni, la produzione, il mix e il master sono stati curati da Francesco Antinori, in arte Frankie Wah, il chitarrista dei “Little Pieces Of Marmelade”.

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Heka

Nome d’arte di Francesca Brierley, nata e cresciuta fuori Fiesole, residente ora a Londra. Con una collezione di singoli e un paio di EP (per Juicy Records e Balloon Machine), propone un sound lo-fi con elementi folk, rock, ed elettronici creando un ibrido che combina stili e suoni di qualità’ diverse lontano da facili categorizzazioni.

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Hindya

Hindya Cioppi in arte Hindya, ha 23 anni, nata a Firenze. Appassionata al soul, all’R&B anglosassone e al blues americano degli anni ’90. Nata come interprete, sta sperimentando un suo progetto musicale in lingua inglese

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Karaibi

Karaibi è un progetto italo/francese nato nell’inverno 2020. Il plurilinguismo, la musica elettronica e il cantautorato si incontrano in un electropop edonistico, malinconico e fugace. Karaibi è un’attitudine, leggerezza, seduzione e introspezione. È un Daiquiri sulla spiaggia bevuto nella tua stanza in una giornata di pioggia.

Kiwi666

Kiwi666, da Padova, è una creatura da cameretta a cui piace sperimentare con il pop psichedelico anni ’60, l’estetica slacker/lo-fi slacker rock anni ’90 e tutto quello che ci passa di mezzo. Il suo habitat naturale sono i mercatini dell’usato, dove va a caccia di strumenti musicali vintage da riparare e vinili di Neil Young. Nell’estate 2021 è uscito il suo primo EP, “Wrong Nature” carico di atmosfere psichedeliche dal retrogusto lo-fi a fare da sfondo ad una serie di favole sulla natura sbagliata, un disagio esistenziale che si traduce in una serie di immagini lisergiche e personaggi outsider. Il suono pesca a piene mani dal pop psichedelico anni ’60 (Love), l’indie-rock anni ’90 (Elliott Smith) e lo slacker rock contemporaneo (Mac de Marco/Kurt Vile).

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I dolori del giovane Walter

Nascono nel 2017 nella provincia di Salerno da un’idea di Walter Valletta, giovane cantautore del Cilento che inizia il suo progetto solista nel 2015. Nel 2017 si concretizza l’idea di creare una band con cui poter realizzare un progetto inedito, dal tiro indie pop ma con sonorità tendenti al rock contemporaneo della scena italiana. Si aggiungono gli elementi necessari alla formazione della band, con cui dare forma alle liriche e alla stesura dei brani.

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Leaf Deposit

Grunge, new wave punk, lo-fi rock con ispirazione shoegaze con l’immediatezza della formazione classica “due chitarre basso batteria”. Fiorentini, consapevoli ed attenti alle tematiche sociali, stanno lavorando ad un ep d’esordio.

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Leo Caleo

Leo Caleo è un cantautore e chitarrista Carrarese. Ha suonato sin dalla giovane età con numerose band, fino a pubblicare il suo primo album da solista nel 2018 “La Prima Foglia d’Autunno” che gli ha permesso di costruirsi un ricco calendario di live in Italia. Nel 2021 rinasce con un sound nuovo, rilasciando il suo ultimo singolo “Asteroidi” . Attualmente è un fase di produzione del suo nuovo disco.  La sua proposta unisce suggestioni dream pop e vagamente psichedeliche a composizioni inserite nel flusso del cantautorato italiano.

Massimo Silverio

Massimo Silverio, classe 1992, è un musicista carnico (Udine). Autodidatta, inizia la sua esperienza musicale a 16 anni come cantante. Negli anni successivi collabora assieme ad alcuni tra i più grandi esponenti della musica tradizionale friulana. Inizia parallelamente anche il percorso personale pubblicando, nel gennaio del 2020, il suo primo EP intitolato ‘Ø’,  presentato in tour in molte città d’Europa. Particolarissimo l’intento di unire ad una musica,a cavallo tra suggestioni di folk acustico e sognanti atmosfere cinematiche, due lingue minoritarie come il friulano e il welsh, tentativo che ha ottenuto un importante riscontro, anche dalla BBC, a livello internazionale.

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MMK

Gli MMK nascono a Forlì nel 2009 identificandosi nell’acronimo del museo di arte moderna di Francoforte, il Museum Für Moderne Kunst ma anche in quello dell’aeroporto della città di Murmansk. Questa duplice personalità diventa il tratto caratterizzante del loro stile compositivo. Piedi ben saldi nella cruda realtà dei giorni nostri, ma con lo sguardo sempre rivolto verso un futuro prossimo: un lontano est immaginario. La memoria collettiva e l’occhio cinicamente critico sul presente quali motori delle aspirazioni, delle speranze del singolo e della collettività. Fresco di produzione il primo LP: Fine Della Storia. Un monito? Un’invocazione? Un timore? Una certezza? Forse tutte queste cose, oppure nessuna.

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Rusty Vega

Nati come duo nel 2018 nei dintorni di Venezia, i Rusty Vega tra qualche cambio nella formazione hanno pubblicato una manciata di ep, tutti all’insegna di un indie rock pompato ed energetico, a volte con aspirazioni da “rockoteca”, con grande forza ed attitudine.

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Santamarya

Laziali, artisti del mese per MTV New Generation, e finalisti all’ultimo Primo Maggio Next, i Santamarya hanno all’attivo quattro singoli, che hanno presentato a Radio1 Music Club, Radio2 Esordi, e sono entrati in rotazione a Radio2Indie e MTV. L’EP “Nessuno ricorda niente” vede la produzione artistica di Giorgio Maria Condemi (Motta, Marina Rei) e la partecipazione di artisti come Cesare Petulicchio (Bud Spencer Blues Explosion), Roberto Martinelli (Zucchero, Gino Paoli), Carmine Iuvone (Tosca, Motta) e Nadja Maurizi (Bottega Glitzer). La loro proposta è un pop italiano etereo e contemporaneo con suggestioni indie -folk.

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Senna

Senna è un progetto musicale fondato nel 2017 sulle canzoni di Carlo Senna, autore romano classe ’89, che si sviluppa attraverso il lavoro di tre polistrumentisti – oltre a Carlo, suo fratello Simone e Valerio Meloni – e la registrazione analogica, su nastro, in casa. L’album d’esordio ‘Sottomarini’, uscito nel 2019 e realizzato recuperando un vecchio 8 piste a bobine è stato ben accolto da Rolling Stone, Billboard, Rockit, Dance Like Shaquille O’Neal. Il tour, intrapreso nel 2020, viene interrotto per l’emergenza covid. Nel 2021 iniziano a pubblicare nuovi brani tra pop sognante in italiano e suggestioni bucoliche, con ottimo riscontro social. Oltre ai concetti di ‘lo-fi’ e ‘home-made’ che tracciano il filo rosso dell’intero lavoro dei Senna, si unisce un’importante presenza sul territorio di appartenenza: Ostia. È da qui che la band parte e dove ha instaurato negli anni un dialogo con il Municipio Roma X, con cui organizza spettacoli e concerti a Ostia, che diviene teatro privilegiato di tutti i videoclip estratti dal loro disco d’esordio, “Sottomarini”. Ed è proprio a Ostia che i Senna, seguendo la loro linea ‘indie lo-fi’, stanno anche creando una label indipendente, ‘Roma 10’, che possa nel tempo diventare espressione musicale e culturale del territorio.

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Sonic3

I Sonic3 sono in tre, giovanissimi, dalla Riccione che non ti aspetti. Venuti su a pane e CBGB “se ne fregano dei generi e suonano quello che gli pare mischiando 30 anni di musica punk, new wave, elettronica e noise i 3 minuti di canzone. Una batteria che mitraglia ritmi tribali, un sintetizzatore romantico ed omicida, una chitarra ed una voce che tagliano in due orecchie e cuori”. Molto attivi sul versante live, hanno bloccato l’uscita dell’ex d’esordio a causa delle incertezze dovute alla situazione pandemica.

Valerio Martino

Classe 86, nato a Roma da madre attrice e padre un po’ musicista e molto muratore, Valerio Martino mette le radici in Toscana dopo la separazione dei suoi. Cresce nell’ambiente teatrale della madre per poi immergersi completamente nella musica a 12 anni, prima con la batteria, poi con la chitarra. Tra i 15 ed i 30 anni fonda varie band (tra le tante The Street Clerks) che lo portano a dividere il palco con artisti del calibro di Brunori Sas, Francesco De Gregori, Caparezza, Edoardo Bennato. Dall’esigenza di iniziare un percorso artistico più intimo e personale nasce il progetto Valerio Martino.

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Tamè

Nati ai Torino nata nell’autunno del 2018 si prefiggono di affrontare e interpretare nel modo più sincero ed efficace possibile la nuova tensione della musica italiana verso temi musicali propri della black music, proponendo nuove soluzioni musicali in grado di creare una strada alternativa tra il mondo dell’indie pop e quello del rap/hip hop: ciò che oggi può essere definito Indie Soul, un genere che accosta alle sonorità, alle armonie e al groove nu soul e future soul, melodie pop. Il nuovo lavoro si chiama “Ma tu”, uscito il 30 Aprile, prodotto in collaborazione con Stefano Casalis aka Natty Dub, membro fondatore dei Funk Shui Project.

Tenore FI

Tenore Fi classe 1991, nasce nella periferia nord di firenze, si avvicina al mondo dell’hip hop all’età di quindici anni. nel 2010 il progetto Esercito Ribelle lo vede protagonista insieme a Tornado, permettendo all’artista di orientare le proprie rime verso tematiche sociali. Dopo la fine di questa esperienza ad inizio 2018 nasce BTM206 crew insieme a Balle Blooh e Massiccio, esperimento attraverso il quale l’artista è passato per arrivare al suo primo disco solista: Storie Comuni Ep.

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Weekend Martyr

Sonorità psichedeliche e un’ attitudine punk, Weekend Martyr è un progetto nato a Livorno nel 2020. Con due dischi alle spalle ed un suono arricchito nel tempo da synth e organi vintage, colorano di splendori glam i temi cupi e depressivi che affrontano  alivello testuale.

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