Elena Romano è una cantante e cantautrice fiorentina che ha frequentato studi approfonditi di canto jazz e diverse esperienze sul campo in Italia e in Germania. Una delle principali è l’album Arie di Ferruccio Spinetti registrato nel 2022 con musicisti di spicco come Jeff Ballard. Nel 2021, dopo aver vinto il premio per la migliore composizione al concorso Bianca D’Aponte con il brano Il Sole (cattivi pensieri), inizia a lavorare al suo primo progetto solista, collaborando con il fratello Lorenzo Romano, compositore di musica classica ed elettronica con sede a Berlino. L’evoluzione musicale di Elena rivela una personalità eclettica e versatile che vedrà piena espressione nel suo lavoro “Lorena”, di imminente pubblicazione.

SOGNO
La mia ansia ha
Un volto sicuro
E si perderà
In profondità
Sogno
Quel che non c’è è rinchiuso in te
Uccido l’alba come se
Il buio fosse una libidine
Che sazia il pianto di malinconie
La notte porterà
Assurda felicità
Speranza giungerà
E cambia la realtà
La pioggia cade su di me
Distante è la luce che
Nell’aria acceca l’invisibile
E arresta il giorno in un oblio
La notte porterà
Assurda Felicità
Speranza giungerà
E cambia la realtà

Progetto giovanissimo di un anno e mezzo di età, ancora vergine di concerti e pubblicazioni, un trio campione di inclusività composto da un ex rapper bolognese alla batteria, drum machine e synth, una strega saffica salentina alla chitarra e voce ed un poeta nigeriano al basso e voce. Fra anarco-punk e cantautorato antagonista, in pieno fermento creativo dedicano ogni momento libero per rinchiudersi furiosamente in sala prove per creare, scegliere o scartare il materiale da portare in studio di registrazione in previsione di un primo video come anteprima di un più esteso EP. Quello al Rock Contest è l’esordio ufficiale sui palchi italiani.
PIAZZA ALDOVRANDI
Stai scappando da tutti i problemi
e ti chiedevi cosa devi fare
un po’ di drug non farebbe mica male e ora mi chiedo cosa devo
Stai rincorrendo tutti i tuoi sbagli
Forse pensi di sapere cosa fare
delle drugs di sicuro ti faranno male
e ora ti chiedi cosa devi
Ey, oh! Che farò
Giuro frate no proprio non lo so però
So che domani sboccherò
In piazza Aldrovandi
Mi hanno rapinato in zona San Donato
Poi ho visto un barbone
mi ha dato un bel trippone
l’ho mandata giù niente ha piu avuto senso
e adesso sto sboccando in piazza aldrovandi
Ey, oh! Che farò
Giuro frate no proprio non lo so però
So che domani sboccherò
In piazza Aldrovandi
E io no non voglio uscire
Voglio restare a casa dai fatemi dormire
E io no non voglio uscire
Voglio girarmi una canna e al massimo morire
Ho mischiato troppe cose
tipo da overdose
ho limonato un ottantenne
mi sa che è un po’ un casino
Ho chiamato Miriam
le ho detto “C’è un problema!”
E adesso sto sboccando in piazza aldrovandi
E io no non voglio uscire
Voglio restare a casa dai fatemi dormire
E io no non voglio uscire
Voglio girarmi una canna e al massimo morire
Ey, oh! Che farò
Giuro frate no proprio non lo so però
So che domani sboccherò
In piazza Aldrovandi

Filtermat è il nome d’arte di Filippo Matteini, musicista, producer, compositore toscano. I primi singoli, tra 2019 e 2020, sono un mix di elettropop con atmosfere chill e sprazzi psichedelici.” Viaggio”, il primo album, è interamente strumentale, un concept di 8 tracce che affrontano temi come il tempo, l’ambiente, le relazioni, l’introspezione. Nel 2021/2022 ha intrapreso una intensa attività live, integrando a volte il live con dj set. Al momento è al lavoro sul secondo album, più “dance” rispetto alle produzioni degli esordi, già anticipato dai singoli “Celebrate” e “Funkelectro”.
CELEBRATE
Could have more time
With all my friends together
Could have more time
Waiting for the sunrise
But I’m tired again, desolate
This is not a happy place
I dream some other pictures
I hope you can understand
What do you like
Come Closer, talk about you
Is it the same?
Passion never dies
Like a bandmate we play the same
Hoping for a different fate
I dream some other pictures
I don’t want to think tonight
Another day comes again
Time flies, always
Gimme more time to celebrate
Gimme more time to celebrate
Enjoy the place you’re livin in
With good vibes, always
Gimme more time to celebrate
Gimme more time to celebrate
Could have more time,
Less problems, no pressure
Could have more time
Waiting for the sunrise
But I’m tired again desolate
this is not a happy place
I dream some other pictures
I wish you can read my mind
What do you like?
Come closer, talk about you
Is it the same?
Passion never dies
Like a teammate we play the same
We can ever change the game
I dream some other pictures
I don’t want to think tonight
Another day comes again
Time flies, always
Gimme more time to celebrate
Gimme more time to celebrate
Enjoy the place you’re livin in
With good vibes, always
Gimme more time to celebrate
Gimme more time to celebrate
We can embrace good vibes
On This day
We can embrace good vibes
On this day
Gimme more time to celebrate (x8)
Another day comes again
Time flies, always
Gimme more time to celebrate
Gimme more time to celebrate
Enjoy the place you’re livin in
With good vibes, always
Gimme more time to celebrate
Gimme more time to celebrate
We can embrace good vibes
On This day
We can embrace good vibes
On this day

I Gorgia nascono nel novembre 2022 da Rezna (chitarra, voce), GiBi (basso, voce) e Sgravone (batteria, samples, voce) in Toscana. I componenti vengono da tre diverse province della Toscana ma provano tra Prato e Firenze. Con un misto di stoner, doom, post punk ed alternative rock, creano un sound che attinge da diverse culture e da diverse sonorità. Il loro primo EP, Distant Lands, è uscito il 5 luglio in maniera indipendente in digitale e accompagnato da una tiratura limitata di 25 copie fisiche autoprodotte. Con tracce lente, riff coinvolgenti, rumori ed un grande carico di basse frequenze l’ep accompagna per 30 minuti l’ascoltatore nell’originale mondo sonoro della band.
Aulsuk
ENG
Flavours from a distant land
That you can taste and you can smell
Voices with a different sound
That you can hear all around
Soft fabrics with an exotic touch
Prying eyes screaming loud
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Temptations from the unknown
Seizing secrets from your soul
Dusty shadows following your steps
Strange rumors in your head
A sensation from the ground
Is your mind sinking down
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
Aulsuk Alsadau السوق الأسود
ITA
Sapori di una terra lontana
Che puoi assaporare e annusare
Voci con un suono diverso
Che puoi sentire intorno a te
Tessuti morbidi dal tocco esotico
Occhi indiscreti che urlano forte
Tentazioni dall’ignoto
Rubano i segreti dalla tua anima
Ombre polverose seguono i tuoi passi
Strane voci nella tua testa
Una sensazione da terra
La tua mente sta affondando

I Katana Koala Kiwi sono frutto della città di Trieste e delle sue contraddizioni. Alessandro, Andrea, Pietro, Gilberto e Lorenzo gravitano attorno a baricentri musicali diversi ma convergenti, che li hanno portati a entrare in un’orbita sonora comune intorno ad un indie/alternative rock con suggestioni “emo” ed elettroniche, in italiano. Testi e arrangiamenti nascono da un lavoro corale di affinamento, fino a diventare “taglienti come la pietra carsica, dolci come il liquore di Terrano”.
PECE
Ho reclamato il
mio corpo con un segno
Niente lettere
Solo vernice e pezzi di specchio
E sono svenuto troppe volte
Questa notte
Appeso per il collo da un’idea
Respirare purtroppo non è facile
E ho disegnato con i polsi
Lo sguardo che avevano i pensieri miei
Quando sono caduto
Respirare purtroppo non è facile
E le sberle che mi sono dato in faccia
I fori nelle tempie
Sfumano in domande
Dove la morte dell’ego non è la risposta
L’odio non è Dio

Johnson Mella è il progetto musicale di Lorenzo Sommella, 22enne fiorentino. Dopo anni di creazione musicale condivisa con amici, sviluppa nel 2021 il suo progetto solista, che nel gennaio dell’anno successivo si concretizzerà nell’ep d’esordio “Tirando Somme”. Il territorio di riferimento è quello del funk moderno, del neo soul e dell’r’n’b declinato su testi in italiano.
SE IO SONO QUI
Ma cos’è
Non lo so
Quest’odore che sale da terra
Sarai te, o lo smog
Qualcosa toglie fiato alla bocca
E credo ancora che ogni sera
possa cambiare una vita intera
E non smetto mai
Sulla penisola.. rotture di palle e nubi sparse
Avete rotto il cazzo con questi eroi “Marvel”
Voglio fare soldi faccio sul serio
essere il più ricco del cimitero
Mi comporto come fossi un cult
Guardo le luci al Neon e svuoto il frigo bar
E dico di voler cambiare
E non cambio mai
Alle spalle..
Come quel ricordo alle 03:00 di notte…
Che ti faccia cambiare umore…
Se io sono qui
Se io sono qui
Se io sono qui!
Se io sono qui
Non voglio passare la notte qua da solo
Ritornare a casa sobrio
Vengo da una brutta sbronza
Da una lite furibonda
Mi sento vecchio e fuori forma
Fuori norma come un programma fuori onda
Ti ho preso posto all’ombra
Alle spalle…
(SENTO IL TUO FIATO SUL COLLO)
Come quel ricordo alle 03:00 di notte….
(NOI 2 IN PIEDI SUL MONDO)
Che ti entra nella testa e ti confonde
(LO SENTI CHE SI DIFFONDE)
La macchina che parte e poi non parte
(SE PARTE TIENITI FORTE)
In cerca di qualcosa magari altrove
(NON SAPREI DIRTI COME)
Che ti faccia cambiare umore
(O GARANTIRTI COME)
Come questa canzone

Luigi Da Rin, in arte Lazy Lazarus, è un cantautore nato a Firenze. Esordisce nel 2021 con il singolo indipendente Fame Fatale, cui fanno seguito altri due ep, tra i quali figura la cover di Dominoes, dal repertorio di Syd Barrett Il suo primo Lp, Spilt Milk è uscito il 17 Maggio per Jipo Records. La sua musica è il risultato di multipli generi e linguaggi, tra passato e presente, digitale ed analogico, dai classici, pop, rock e folk degli anni ’60/’70 a certe scene dell’alternative rock degli anni ’80 e ’90 tra elettronica e psichedelia.
GAMES OF MAY
I had a brand new game to play
Back in 2004, 2007
Was feeling kind of sad that day
So i went looking for my dad
Asking for his help but
I saw his crown falling down on the floor
He ain’t a king no more
When playing in the sunshine
I’ ve been looking for my mum
Asking how we came to this
I saw her crown falling down on the floor
She ain’ t a queen no more
Now go to play little child
Playing with the waves of time
Now go to play little child
And play more if you have to
Then you’ ll sleep for a long, long time
Longer than i ever played
Never take over
I never got over it
Now go to play little child
Playing with the waves of time
Yes now you can play little child
And play more if you have to
Then you’ ll sleep for a long, long time
(Long before i get to sleep)
Yes now you can play little child
Playing with the waves of time
(Long before i get to sleep)
Now go to play little child
And play more if you want to
Then you’ ll sleep for a long, long time
Avevo un gioco nuovo con cui giocare
Nel 2004, 2007
Mi sentivo un pò triste quel giorno
Quindi sono andato a cercare mio padre
Per chiedere il suo aiuto
Ma ho visto la sua corona cadere a terra
Non è più un re adesso
Mentre giocavo alla luce del sole
Ho cercato mia madre
Le ho chiesto come fossimo arrivati a questo
Ho visto la sua corona cadere a terra
Non è più una regina adesso
Ora puoi giocare ragazzino
Gioca con le onde del tempo
Ora puoi giocare ragazzino
Gioca ancora un pò se devi
Poi dormirai per molto tempo
Più a lungo di quanto abbia mai giocato
Non prendere mai il controllo
Non l ho mai davvero superato
Adesso puoi giocare ragazzino
Gioca con le onde del tempo
Ora puoi giocare
Gioca ancora un pò se devi
Poi dormirai per molto tempo
(Manca molto prima che mi addormenti)
Ora puoi giocare ragazzino
Gioca con le onde del tempo
(Manca molto prima che mi addormenti)
Ora puoi giocare
Gioca ancora un pò se vuoi
Poi dormirai per molto tempo

Leo Noir è la creatura artistica di una cantautrice toscana, classe ’99, che attraverso sonorità R&B e soul affronta tematiche sociali e personali trasposte in musica. Perennemente alla ricerca di nuovi stimoli, Mentechini Eleonora al momento è al lavoro sui brani che faranno parte del mio primo EP, la cui uscita è prevista ad inizio anno nuovo.
VOCI
mi parli di quelle cose che ti fanno sentire sola
a volte ridi forte, sembra primavera
e nasci l’8 marzo come i mazzi di mimosa
amore non pensarci, questa è un’altra vita
corri corri corri lontanato dal cielo (x2)
rit:
E non parli, chiudi la tua felpa e guardi giù,
e non balli più, tutto si macchia e nessuno ti ascolta più
Str2:
Sorella adesso ascolta,
tu non sei più sola
Le nostre mille braccia ti soreggeranno ancora
E 1,100,1000 voci
urlerà il tuo nome
adesso che le attraversiamo le strade son sicure
corri corri corri lontanato dal cielo (x2)
rit:
E non parli, chiudi la tua felpa e guardi giù,
e non balli più, tutto si macchia e nessuno ti ascolta più
e parli, parli e gridi forte
ad attenerti non è la sorte
ma come il vento con le barche
lui ti aspetta dall’altre parte

Potenti ed efficaci, i Low Tide sono una band punk/emo composta da quattro elementi e formatasi nel 2017 ad Arezzo. Il loro primo disco autoprodotto “Discrete” è uscito nel Novembre del 2020 e, dopo un cambio di formazione, stanno ultimando un secondo album (sempre autoprodotto) con uscita entro la fine del 2024.
MOUNTAINS
The same road that repeats itself,
No detours up to the mountains.
The fear of being overwhelmed,
The hope of a sweet relief.
Breathe along the way to be
Ready to not stop for years,
Leaving behind a life that now
Looks so good.
Fill your bag with just a few things,
The usual ones won’t help you.
You don’t need a guide or map,
Just your will.
The same road that repeats itself,
No detours up to the mountains.
The fear of being overwhelmed,
The hope of a sweet relief.
TRADUZIONE:
MONTAGNE
La stessa strada che si ripete,
Nessuna deviazione fino alle montagne.
La paura di essere sopraffatti,
La speranza di un dolce sollievo.
Respira lungo il percorso per essere
Pronto a non fermarti per anni,
Lasciandoti alle spalle una vita che ora
Sembra così bella.
Riempi la tua borsa con poche cose,
Quelle di sempre non ti serviranno.
Non hai bisogno di una guida o di una mappa,
Solo della tua volontà.
La stessa strada che si ripete,
Nessuna deviazione fino alle montagne.
La paura di essere sopraffatti,
La speranza di un dolce sollievo.

I Lysine sono una band indie rock romana fondata nel 2017. La loro musica è il prodotto dei rispettivi ascolti giovanili, dalla forte componente punk emotiva e “gaze” che caratterizza il panorama musicale Indipendente italiano degli ultimi dieci anni. A maggio 2024 esce l’EP “È forse questo diventare grandi”, dove la band racchiude le prime fasi della sua esistenza. Ad oggi il gruppo colleziona un discreto numero di esibizioni live, assieme a band e artisti come Elephant Brain, Cosmetic, Giancane e Galeffi. I Lysine provano a trasmettere in musica il disagio di essere giovani nel mondo contemporaneo e le difficoltà della loro generazione.
CRONOSISMA
Vorrei una vita senza piani B
Vorrei conoscere i miei
Sì ma negli anni 70
E vorrei fare una scelta
Che sia quella giusta
E non dover rimangiarmela
Invece sono qui su una strada a senso unico
E viaggio senza freni
Mi guardo spesso indietro
E spero solo di fermarmi un attimo
Essere italiani è una merda
Esse italiani è na bomba
Essere di Roma è una merda
Esse de Roma è na bomba
Essere giovani è una merda
Esse giovani è una bomba
Essere soli è una merda
Esse soli è una bomba
Essere felici è una merda
Esse felici è una bomba
E vorrei vivere in un libro di Vonnegut
E mettere il pilota automatico
Per almeno un decennio
Senza libero arbitrio
Così quando mi sveglio
Tutte le scelte saranno già prese
Ed io starò tranquillo
Tranquillo
E vorrei vivere in un disco di tanti anni fa
Ballare a tempo di musica
Mentre gira il vinile
Senza domeniche al centro
O pranzi di famiglia
Senza deadline o meeting
Così starò tranquillo
Tranquillo
Tranquillo
Tranquillo
Tranquillo
Tranquillo
…
E vorrei vivere in un libro di Vonnegut
E mettere il pilota automatico
Per almeno un decennio
Senza libero arbitrio
Così quando mi sveglio
Tutte le scelte saranno già prese
Ed io starò tranquillo
Tranquillo
E vorrei vivere in un disco di tanti anni fa
Ballare a tempo di musica
Mentre gira il vinile
Senza domeniche al centro
O pranzi di famiglia
Senza deadline o meeting
Così starò tranquillo
Tranquillo

“Nodi è una band coscientemente priva di una sezione ritmica, completa composta da Claudia, Ilaria e Pasquale, Nodi è un progetto che riflette sull’interazione tra le persone, sul sottile (dis)equilibro delle relazioni umane e sull’importanza di spezzare il cerchio, invece di farlo quadrare. A Nodi piacciono Ronald D. Laing, Lester Bangs, Nico, Mark Sandman, Lisa Germano, William Faulkner e Julia Kristeva. Nodi è un progetto che ci ha tolti dall’immobilità. Nodi spacca.”
STRETTO ASCOLI
Se capirà, sarà la fine
Ma si arrampica e si avvita
Il caprifoglio
Il suo sguardo fa finta di nulla
E si rivolta in un buco
Mi prende
Mi accoglie
E mi studia
Quando parla mi tradisce
E così faccio anch’io
Eppure, non c’era nulla di cui vergognarsi
Nessuno cercava pietà
E non saremo certo noi
Ad aspettarla
A volte non arriva mai
Insaziabile
La mia mente è un inganno e
Parlerò di te
Ma basta
Non basta più
Insaziabile
La mia mente è un inganno e
Parlerò di te
Ma basta
Non basta più
È come se si nascondesse
È come se si nascondesse
È come se non esistesse
È come se non esistesse

rosewood, al secolo Giordano Conti, è un autore, compositore, polistrumentista, producer e docente da Terni, in Umbria. Fin dalla giovanissima età l’amore per la musica, perseguito frequentando il Liceo Musicale e il corso di alta formazione triennale e magistrale di Chitarra Jazz a indirizzo Pop presso il conservatorio Arrigo Boito di Parma. Tra modernità e antichità, urban, hip hop, elettronica, ed un cantautorato che strizza l’occhio ad un pop eclettico e d’oltreoceano, rosewood vuole raccontare i moti interiori più profondi, luminosi quanto oscuri, con il desiderio di esprimersi per sé stesso quanto per gli altri. Tra i punti di forza del progetto è la dimensione live, nella quale è accompagnato da Matteo Desantis, Francesco Costanza, Alessio Scorsolini e Filippo Angiolini.
CROCE
porto bad vibes, sto di fretta
oggi la mia mente regge per scommessa
mentre me l’accendo la voce si spezza
lo psicologo non sa cosa l’aspetta
dicono che sono depresso
dimagrito e distratto
qui alla mia destra c’è un ladrone, alla sinistra c’è un santo
io sono un martire, me ne compiaccio
sul tuo volto c’è la mia immagine, un volto stanco
intorno a me vedo
mani mi stringono, voci deridono:
“meglio da sole che stare con te”
sono un pagliaccio che cerca perdono
nessuno mi accoglie, signore pietà
come i dannati son dentro le bolge
non trovo l’uscita, figure distorte
di uomini e donne, sedute scomposte
che versano lacrime sulle mie spalle
siamo animali, siamo in un circo
si cola a picco, si, mi diverto
resto in silenzio
si. sono in croce, sono un dannato
un peccatore, perdute anime perdute d’animo
porto bad vibes, faccio ammenda
che non mi rappresenta, la società perversa
cerchiamo qualche immagine che ci mostri violenza
sono uomo del popolo ma il popolo non pensa

Stato Brado nasce a Bologna nel 2023 dall’incontro tra Alessio Vanni, Lorenzo Valdesalici e Lorenzo Marra, compositori e sound designer per il cinema. Voci tra litania e urlo, una chitarra baritona suonata come non si dovrebbe, tastiere e sintetizzatori alla creazione di una “musica elettroacustica post agricola”, per portare la forma canzone in altri luoghi grazie alla sperimentazione ed all’improvvisazione sonora collettiva.L’album “Canzoni contro la ragione” pubblicato nel Maggio 2024 è stato disco italiano del mese di luglio sulla rivista Rumore. “Ciò che è stato è stato brado”.
INUTILE
Forse fuori non è così semplice
Tra le rane e cornici di fabbriche
Dalle nuvole gocce di forbice
E alla vigna canestri di grandine
Forse il sangue è già fuori dall’argine
E le facce non sanno più perdere
Forse resta un sorriso di cenere
E profumi di fumo e di polvere
Ma io ti vorrei
A disegnare i rami nei cortei
A scegliere tra i funghi i tuoi trofei
A stringere di più quello che sei
A credere ogni tanto anche nei guai
Io ti vorrei inutile
Mai mai mai mai
Mai mai mai mai
Mai mai mai mai
Mai mai mai mai
Mai mai mai mai
Mi ha detto un animale
Che non puoi farti male
Se resti un poco fermo
E provi a respirare
Mi ha detto un uccellino
Se fa troppo rumore
Non è un problema suo
Ma dell’orecchio tuo
Il sole è un animale
Il sole è un animale
Il sole è un animale
Che non ti fa dormire
Guariranno i tuoi occhi
Appassiti sui siti
E con loro le mani
Marcite sui vetri
Al ritmo di zappe
Che incidono i prati
Guariranno i tuoi occhi
Appassiti sui siti
E con loro le mani
Marcite sui vetri
Con roncole e lune
A tracciare i tuoi metri
Guariranno i tuoi occhi
Con roncole e lune
Correranno i tuoi occhi
Sul suono del fiume
Sul suono del fiume
Sul suono del fiume

Tragic Carpet Ride è un progetto curato dal torinese Filippo Zimarro, in collaborazione con i musicisti e produttori Francesco Cornaglia e Alessandro Osella. Dopo quasi due anni di intenso lavoro, il trio è riuscito a canalizzare la prolifica produzione del cantautore in una collezione di brani che catturano l’essenza di una performance dal vivo, pur mantenendo una curata produzione in studio. Il risultato si traduce in canzoni che attingono dalle radici della psichedelia e del garage-rock, arricchite da influenze alternative, richiami alle hit pop anni ’70, chitarre distorte e voci sognanti. Entro fine anno 2024 la band rilascerà un EP autoprodotto, preceduto dalla pubblicazione di qualche singolo.
Non è la stessa cosa
Non è la stessa cosa
Il latte nel caffè
Ma lo bevo uguale
Anche senza te
È una mattina strana
Ho la macchina in casa
Io non potrei vivere
Senza di te
Sto bene da solo ma
Che vita è
Non ti vorrei perdere
Negli anni dei miei
Lo sai che non lo farei
Mai e poi mai
Non è la stessa cosa
Uscire la sera
Non mi sento più vena
Lo sai com’è con me
Io non vorrei vivere
Senza di te
Sto bene da solo ma
Che vita è?
Non ti vorrei perdere
Negli anni dei miei
Ma sai che non lo farei
Mai e poi mai
Un pugno in bocca per un parcheggio
Il compleanno non lo festeggio più
Che ormai a chi gliene frega
Mi sto perdendo col cuore fermo
Sei solo tu che mi fai stare su
Ma ne vale la pena?
Ho gli occhi stanchi lo sguardo perso
Io certi sbagli non li rifaccio più
Io non vorrei vivere
Senza di te
Sto bene da solo ma
Che vita è?
Non ti vorrei perdere
Negli anni dei miei
Ma sai che non lo farei
Mai e poi mai