Edgar Allan Pop è il progetto del romagnolo Enrico Garattoni, “un gioco di parole leggero dietro cui si nasconde un mondo alienante. Le influenze, dal cantautorato al punk, amoreggiano dando vita a un pop non convenzionale, spigoloso, mutevole ma sfacciatamente orecchiabile.
Nei testi zigzaghiamo fra aggressività e malinconia, tra hip hop, trap e indie rock. Flussi di coscienza che esprimono l’urgenza di sentimenti semplici sotto forma di storie di provincia sconnesse, spontanee, sincere e abbastanza impossibili, saldamente ambientate a Savignano sul Rubicone (Forlì-Cesena)”.
Dal 2019 ha iniziato a pubblicare una serie di singoli ottenendo già una serie di riconoscimenti.

Lost in translation

Elso è il nuovo percorso di Luca Cascella, nato a Genova nel 1989. Tutto ha inizio dopo la scomparsa del nonno, il vero Elso. “È un modo per non dimenticarsi mai di lui, per ricordare tutti i suoi insegnamenti, per non dimenticare le proprie origini, i valori importanti della vita”. Luca lo fa “mischiando sangue ed elettronica, merda e amore, pop ed ansia, luci a led, arduino (una piattaforma hardware) e tantissimi watt”.
La cosa giusta
Gentilezza

Hyppoch è un progetto guidato dal 31enne trentino Alessandro Coppola. Nata inizialmente come esperienza solista (voce, loop di chitarre e testi in inglese), ben presto Alessandro si avvale di una serie di musicisti e, dopo un primo album in lingua inglese, approda a nuove composizioni con testi in italiano. Il nuovo materiale, registrato in parte al Blue Moon Recording Studio di Firenze, si muove nei territori di un rarefatto alternative folk di matrice anglosassone.
Cresci un po’

Nato nel 1997, “cresciuto -e morto-” nella provincia pistoiese, Lazzaro ha già all’attivo, dopo anni di ricerca e sperimentazione, un primo album omonimo, “Lazzaro”. Su elettronici tappeti dal sound decisamente “clubbing”, si appoggiano testi in italiano dal sapore dream pop.
Materiale per testi

“Musica pressante per anime specchio”, Montecroce progetto nato a Padova a fine 2022 dedito a sonorità chitarristiche dure ed essenziali, con testi in italiano fortemente evocativi. Hanno appena concluso la produzione di un primo ep.
Valvole

Da Lucca, un “Soul toscano” che fa da tappeto a storie di vita vissuta, raccontate con un classico rap nello stile inconfondibile della “old school”, un sound essenziale dove non mancano citazioni e richiami alle leggende dell’hip hop e della Black Music.
Saul Project

Genovese, di professione medico psichiatra, vuole preservarsi celandosi dietro un alone di mistero. I suoi pezzi (“cantautorato problematico”, lo definisce), a volte malinconici a volte chiassosi e ironici, raccontano grandi storie e piccoli fallimenti. Il crooning baritonale, sempre vagamente afflitto, si muove sopra la chitarra classica in quelle che sembrano canzonette, ma che rivelano un’anima pesante ed una mente incline a riflessioni plumbee, appena nascoste da un velato umorismo noir. Dopo il primo EP omonimo è prossima la pubblicazione del secondo lavoro.
Nel furto è la speranza

Slebo nasce a Terni dall’idea di Samu, Raniero e Daniele di creare un progetto musicale, in lingua italiana, che unisca l’ elettronica/techno con l’impatto live del post-punk. Prima un duo, poi un trio, poi di nuovo un duo, la formazione cambia rapidamente nel tempo fino ad arrivare a quella a 5 di oggi. Proiezioni visual acide e arroganti, casse martellanti, suoni stridenti e chitarre nervose sono il marchio di fabbrica della band.
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