Manca un solo giorno alla prima fase delle semifinali del Rock Contest 2016.
Venerdì 25 Novembre, e venerdì 2 Dicembre a partire dalle 21:30 si esibiranno sul palco del Glue in viale Manfredo Fanti a Firenze, 6 band e solo 3 tra loro accederanno, col voto della giuria e del pubblico, alla finale.
Finale che si terrà il 10 dicembre presso l’Auditorium Flog e vedrà ospite Motta, fresco del premio PIMI 2016 e della targa Tenco come miglior opera prima.
Quest’anno la giuria della finale sarà presieduta da Alberto Ferrari, (Verdena), mentre IOSONOUNCANE, Giulio ‘Ragno’ Favero(Il Teatro degli Orrori) e Colapesce sono i primi nomi confermati di una lunga lista di musicisti, promoter, discografici, giornalisti ed addetti ai lavori nella lista dei giurati.
Alla migliore canzone in italiano verrà assegnato lo special Premio Ernesto de Pascale, dedicato alla memoria del conduttore radiofonico (RAI Stereonotte), giornalista, musicista e storico presidente di giuria del Rock Contest, prematuramente scomparso.
Sul palco venerdì 25 assisteremo ai live di:
Handlogic- Un trio di appena ventenni nel 2016 sviluppano un sound “maturo” elettronico e minimale con rimandi alla scena alternativa britannica e a quella r&b e neo soul contemporanea. Dal vivo sono accompagnati da una rodata sezione ritmica.
Ros- Immediatezza, presenza scenica, sound diretto e potente, i Ros si collocano in una dimensione musicale che risente di influenze alternative rock ma con testi in italiano.
Lenostrepaure- Un progetto nato a Brescia ispirato dal sound del rock alternative internazionale ma anche alla nuova scena italiana. Un nuovo ep è previsto per gennaio.
Nu- Decide di esplorare una dimensione che dalla composizione con piano e voce (in inglese) si riveste di campionatori e beat elettronici, arricchita nella curatissima versione live da una efficace sezione ritmica.
Maldives- Un approccio indie a composizioni che sanno di lounge e di esotico, testi in italiano portati sul palco da un frontman carismatico quanto imprevedibile.
Plateaux- Un salto nel passato, una immersione nel folk rock cosmico americano di fine anni ’60 ma con un approccio assolutamente attuale.
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